Sabato 14 maggio alle ore 15:00 inaugura, nello storico Palazzo Rasponi 2, la mostra Il carcere borbonico di Santo Stefano di Leonardo Casadei.
Il fotografo ha compiuto una ricerca sull’isola dell’Arcipelago Pontino, tra la solennità della storia e l’abbagliante splendore della natura quasi incontaminata. Santo Stefano di Ventotene è un luogo reale, una roccia solitaria tra cielo e mare, che diviene al tempo stesso un luogo interiore.
Circa 40 fotografie in bianco/nero e a colori e un audiovisivo illustrano lo stato attuale dell’edificio carcerario di Santo Stefano di Ventotene, dell’attiguo cimitero e della cosiddetta ‘Vasca di Giulia’: luoghi di struggente bellezza naturale ma anche di punizione e di dolore, che invitano a riflettere su momenti di storia della nostra società, da far conoscere e tramandare.
Leonardo Casadei
Si avvicina alla fotografia all’inizio degli anni ottanta. Col tempo il bianco e nero degli inizi ha lasciato spazio al colore, restando come strumento per sottolineare la particolare drammaticità di alcuni scatti. Collabora da tempo con Capit, con cui nel 2018 ha organizzato Il colore dei muri, evento culminante di una ricerca sul graffitismo, che l’ha portato a raccogliere immagini in molte città italiane e a collaborare con numerose istituzioni culturali locali e nazionali.
La mostra, che si avvale dei Patrocini dei Comuni di Ravenna e Ventotene e della Regione Emilia-Romagna, è visitabile dal 14 al 25 maggio 2022 , dal lunedì al sabato, ore 14:00 – 19:00