Per il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte sarebbe stato allettante raccogliere le
opere che rappresentarono la storia dell’Impero da lui costruito. La storia è senza dubbio il miglior antidoto al mito. Per realizzare il progetto di celebrazione che intendevamo costruire, era necessario che questa storia poggiasse su immagini. Così abbiamo ritenuto preziosa la proposta di accogliere la mostra itinerante Lui, lui partout dell’artista francese Jean Gaudaire-Thor, che ha avuto carta bianca dal Dipartimento Seine-Et-Marne per un’evocazione artistica della figura di Napoleone.
Jean Gaudaire-Thor e Napoleone
Gran parte della ricerca di Jean Gaudaire-Thor è volta a far rivivere miti e uomini leggendari come Cristoforo Colombo, Arthur Rimbaud e oggi Napoleone. E, come egli stesso dichiara: «La pittura mi serve soprattutto per riconoscere il mondo che mi circonda … mi accompagna ad analizzare, ad indagare tempi infiniti …. Negli anni, la ricerca che svolgo, spesso mi aiuta ad avvicinarmi a questi uomini straordinari, a volte accompagnandoli in modo intimo, rivivendo con loro un momento di
eternità».
L’artista “incontra” Napoleone nel 2014, durante una vacanza all’isola d’Elba, nell’anno in cui viene celebrato il bicentenario dell’esilio. Al suo rientro, inizia a documentarsi leggendo pagine e pagine di storia, centinaia di lettere e i tanti libri degli aiutanti di campo. Dallo studio scaturisce la produzione di quasi 400 opere: dipinti su tela, su carta, disegni e sculture, che indagano sulla visione, l’immaginazione, l’universo di un Napoleone insospettabilmente poetico, che scrive: «Preparo i miei piani di battaglia con i sogni dei miei soldati addormentati».
Una mostra in viaggio nell’Europa di Bonaparte
Si tratta di un ampio progetto di esposizioni itineranti, che ha preso le mosse da Tolone (dove il giovane Bonaparte si guadagnò i gradi di Generale), con una tappa a Fontainebleau, nel cuore della città imperiale, e successivamente a Sens, nella Maison d’Abraham. Ora, per iniziativa della Capit di Ravenna, una parte rilevante della mostra celebrativa approda nel cuore della nostra città, nelle sale del Palazzo dell’Orologio di Piazza del Popolo. Le origini del Palazzo sono databili alla seconda metà del XIII secolo, periodo in cui i Da Polenta avevano il controllo della città e vi stabilirono la sede delle principali attività politiche e amministrative.
Luci e ombre di un grande della Storia
L’esposizione offre anche lo stimolo per commentare il modello di modernizzazione sociale e amministrativa di Napoleone, che lasciò tracce indelebili nello sviluppo successivo negli Stati assoggettati. Gli ideali della Rivoluzione percorsero tutta l’Europa: i popoli coinvolti (in tempi e modalità differenti) si spinsero a rivendicare le proprie libertà e il riconoscimento dei Diritti dell’uomo. Dopo il Congresso di Vienna tutto sembrò “ritornare alla normalità”, ma le coscienze dei popoli europei erano ormai scosse: il fuoco non era affatto spento, ma solo coperto dalla cenere. E così René de Chateaubriand, l’avversario politico di sempre dell’Imperatore ormai decaduto, gli concede l’onore delle armi: «Bonaparte limitò le libertà del suo presente … ma preparò le libertà del
futuro!».
20 novembre 2021 – 23 gennaio 2022
Palazzo dell’Orologio, Piazza del Popolo – Ravenna
LUI, LUI PARTOUT
JEAN GAUDAIRE-THOR
Dipinti – opere su carta – sculture
A cura di
Patrizia Poggi e Giancarlo Bertaccini
Apertura:
giovedì, venerdì, sabato h. 15 | 18
domenica h. 10 |12 – 15 | 18
INGRESSO LIBERO